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13/10/2010
SISTRI - Scommettiamo che? Scommettiamo che il nostro Legislatore dimostrerà, ancora una volta, di avere una fantasia oltre ogni possibile immaginazione? In poche parole, andiamo a spiegare cosa succederà praticamente.
Tutti abbiamo ormai capito che il Sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) non è ancora pronto per partire.
A proposito, considerato il fatto che dal Ministero viene indicato come la panacea di ogni “male” che ammorba il settore dei rifiuti, come mai i giornali non ne parlano? Tutti immaginiamo e sospettiamo, però, che dietro il SISTRI ci sia un importante interesse economico, a favore di pochi ed a danno di molti (moltissimi) operatori che da sempre operano nella legalità, con onestà e con professionalità.
Bene! Come faranno a giustificare l’importo sinora incassato ed a poter arraffare i diritti per l’anno imminente 2011?
Il 1° ottobre o, al massimo, dopo una prima proroga dell’ultimo minuto, entro dicembre 2010, il SISTRI partirà consentendo però, ancora perfettamente legittimo, l’utilizzo del sistema sinora in uso (formulari, registro di carico e scarico, Mud). Un doppio sistema parallelo, dunque, del quale l’utilizzo del SISTRI è facoltativo “a discrezione dell’utente” ma di fatto impossibile da utilizzare. Così facendo ci saranno poi nel tempo ulteriori proroghe fino a quando il SISTRI sarà sufficientemente “messo a punto” e portato a regime (6 mesi, 1 anno, 2 anni…?). L’utente continuerà così a pagare i diritti annui di iscrizione, spenderà di più per tenere una doppia procedura, con conseguente formazione del personale, acquisto di nuove apparecchiature, consulenze, aggiornamenti con partecipazione a seminari, convegni e quant’altro.
Scommettiamo?
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