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21/04/2011
Non ci resta che piangere! Chi non ricorda l’unico film realizzato in coppia, nel 1984, da due autori/attori del calibro di Roberto Benigni e Massimo Troisi?
Oramai con il SISTRI siamo davvero giunti al paradosso, se non addirittura al limite della follia umana. Dopo che ci hanno fatto pagare “Diritti” per servizi mai ricevuti, spendere soldi per iscrizioni, ritirare chiavette usb che non funzionano, installare black-box sugli automezzi, sottoscrivere contratti con le compagnie telefoniche satellitari, partecipare a seminari e convegni per aggiornarci, etc., ora ci prendono anche in giro! Tutti sappiamo che una volta che un’impresa che ha ottenuto l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti deve anche iscriversi al SISTRI: ce l’hanno detto e ce l’hanno imposto.
Bene, si fa per dire, è di questi giorni la notizia che il SISTRI non iscrive più i trasportatori di rifiuti. Sono mesi, ed oggi l’ho constatato personalmente, che un neo trasportatore di rifiuti (peraltro già iscritto al SISTRI come intermediario) chiede di essere iscritto al SISTRI anche per tale attività; l’anonimo “turnista” del SISTRI lo informa, però, che per iscriversi deve rivolgersi alla Sezione regionale dell’Albo Gestori rifiuti di competenza. Potrebbe essere così se, invece, questa non rispondesse che non è così e che per iscriversi bisogna rivolgersi direttamente al SISTRI. In effetti, anche noi sappiamo che è così, e ci è stato ribadito anche da altre Sezioni regionali alle quali ci siamo rivolti per chiedere spiegazioni.
Ed allora, cosa succede? Che il SISTRI non voglia fare nuovi iscritti o che sia una strategia dallo stesso messa in atto per iniziare a “disimpegnarsi”?
Per il momento al “malcapitato trasportatore” posso consigliare di consolarsi andando a vedere quello spassoso film chiamato Banana Joe, magistralmente interpretato da Bud Spencer. Nel film vi è quella divertente scenetta dove Bud Spencer, per l’appunto chiamato “Banana Joe”, si reca in un ufficio pubblico e chiede il rilascio della Carta di identità; gli viene però risposto che per ottenerla è necessario esibire il certificato di nascita, così che l’impiegato lo invita a recarsi presso lo sportello 2, dove, per l’appunto vengono rilasciati i certificati di nascita. L’impiegato di questo sportello gli risponde, però, che non gli può rilasciare il certificato di nascita se non gli viene esibita la Carta di identità. La scenetta dura un bel po’, con Banana Joe che viene sballottato da uno sportello all’altro, inutilmente.Noi italiani siamo divenuti tanti Banana Joe?
Sembrerebbe essere così. Con la differenza, però, che noi abbiamo la “presunzione” di vivere nella quinta Nazione più industrializzata del mondo e anche nella “civile” Europa, mentre quel film era ambientato in una povera ed arretrata repubblica sudamericana! Il 30 aprile scade il termine ultimo per pagare i Diritti di iscrizione al SISTRI per l’anno 2011, che fare? A proposito, lo sapevate che - ufficialmente - nessuna norma ha decretato lo slittamento del pagamento dal 31 gennaio al 30 aprile e che, perciò, tutti quelli che non hanno pagato - “per legge” - sono passibili di venire sanzionati - sempre “per legge” - ?
Che fare, dunque?
Tacere ancora? O smettere di accettare di essere tanti Banana Joe, far sentire forte la nostra voce e pretendere di essere trattati come cittadini e non come dei paria senza diritti e capacità di discernimento?
Pagare - aspettare - ripagare - riaspettare - accettare rinvio - riaspettare - riaccettare rinvio - [...] - accettare annullamento - aspettare rimborso - [...] ?!
È ora di riprendersi i propri diritti e fare, attivamente, a chi di dovere, delle richieste precise e sacrosante:
- quanto tempo ancora si dovrà vivere nell'incertezza e negli "slittamenti"?
- esiste un termine ultimo oltre il quale, in mancanza di attuazione concreta, si annullerà definitivamente il SISTRI?
- nel frattempo siano sospesi, fino all'attuazione concreta del SISTRI, tutti i pagamenti dei Diritti o si emani un decreto ad hoc che sancisca il completo rimborso fiscale (o con altro mezzo) delle cifre anticipate.
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